L’archivio del Museo Nazionale del Bargello accoglie al suo interno una sezione dedicata alle donazioni di opere d’arte da parte di privati. I documenti attestano come, sin dai suoi primi anni di vita, l’istituzione fiorentina ricevette in dono intere collezioni di diversa entità e provenienza, come la Carrand, la Ressman e la Franchetti, che gettarono le basi per la formazione eterogenea che ancora oggi caratterizza il Museo. Lo spoglio meticoloso dell’ingente numero di carte ha suggerito la creazione di un’anagrafe di facile consultazione, divisa per nome del donatore, anno di donazione, tipologia dell’opera, numero di inventario.